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[26 Novembre 2006] «Non bisogna mai considerare questi terribili episodi come ordinaria amministrazione. Ogni volta bisogna avere la capacità di indignarsi, di allarmarsi e di reagire». Così il Capo dello Stato ha ricordato la morte di quattro operai nell'ultimo tragico incidente all'oleificio di Campello sul Clitumno.
Fin dal Messaggio davanti alle Camere, nel giorno del suo Giuramento ed insediamento, si è potuto apprezzare l'attenzione del Presidente della Repubblica e l'interesse costante che rivolge al tema della sicurezza sul lavoro. Giorgio Napolitano questa estate aveva già lanciato un forte allarme contro il dilagare di incidenti mortali sul lavoro. Dopo la strage umbra il presidente della Repubblica è tornato sul tema, ammonendo che «questa è una catena che deve essere spezzata attraverso un intervento congiunto delle forze sindacali, di governo e dell'opinione pubblica». «Io ho cercato - ha aggiunto - di lanciare un grido di allarme e successivamente sono state adottate importanti iniziative: il cosiddetto decreto Bersani e l'istituzione della commissione parlamentare ad hoc». |
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Nelle pagine che seguono sono riportati alcuni comunicati ed alcuni estratti da discorsi ufficiali del Presidente, nei quali fa un forte riferimento all'importanza ed alla centralità della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, all'importanza dell'azione di prevenzione, ed all'auspicio alla diffusione di una reale cultura della sicurezza. (I materiali sono tratti dal sito del Quirinale www.quirinale.it) |
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