RETE DI AGENZIE
PER LA SICUREZZA TREVISO
Istituto capofila: ITIS "MAX PLANCK"
via Franchini 1 - 31020 Lancenigo di Villorba (TV)
tel. 0422 6171 r.a. - fax 0422 617224
ISTITUTO CAPOFILA
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 SICUREZZA IN CATTEDRA
  Progetto 2006-2007

 

 

 
 

LE TAPPE DEL PROGETTO NELL’ISTITUTO


Entro 20 giugno 2006


Il dirigente scolastico invia la scheda di interesse ad aderire al progetto

   

Settembre-ottobre 2006

   

Gli organi collegiali approvano il progetto, stanziano il finanziamento dedicato e inseriscono il progetto nel POF

Il dirigente scolastico firma il protocollo d’intesa e individua il referente del progetto nell’ambito del Servizio di Prevenzione e Protezione

Il referente promuove nei consigli di classe le attività didattiche previste dal progetto

Il referente e gli insegnanti partecipano ad un incontro di presentazione delle attività del progetto

I consigli di classe e il SPP programmano e organizzano le attività di competenza

 

 

1 novembre 2006 - 30 maggio 2007

   

Svolgimento delle attività del progetto

Il referente raccoglie e comunica i bisogni di assistenza e riferisce i dati di attività richiesti al gruppo di progetto e valutazione

Il referente e gli insegnanti si interfacciano con il gruppo di lavoro e con gli altri istituti coinvolti tramite il portale

 

Istituti e classi destinatari

Soggetti coinvolti nell'istituto scolastico

Condizioni di adesione degli Istituti

Vantaggi per le scuole

Ambito d'azione del progetto

Tappe del progetto d'Istituto

Progetto "Sicurezza in cattedra" 2006-2007

Scheda presentazione progetto agli organi collegiali

Scheda pre-adesione istituti

 

OBIETTIVI


- Diffondere e sperimentare un percorso formativo integrato con azioni tecnico-organizzative


- Diffondere un modello didattico centrato sulla dimensione emozionale


- Diffondere modelli di gestione del sistema sicurezza nella scuola


- Creare una rete di scuole e istituzioni preposte alla salute e sicurezza

 

Documentazione


Dalla pagina "Prevenzione luoghi di lavoro - scuole" del sito della Regione Veneto è scaricabile il Manuale sulla "Gestione del sistema sicurezza e cultura della prevenzione nella scuola" pubblicato in collaborazione con Regione Toscana e USR Veneto [Scarica direttamente file pdf|

 

GESTIONE DEL SISTEMA SICUREZZA E CULTURA DELLA PREVENZIONE NELLA SCUOLA (a cura di Regione del Veneto, MIUR-USR Veneto, Regione Toscana)

L'applicazione del D.Lgs. 626/94 nella scuola, ed in particolare negli istituti ad indirizzo tecnico e professionale, deve tenere conto di variabili diverse rispetto a quelle presenti in altri settori, nonché della loro complessità e peculiarità.

Questo volume, che si configura come manuale di applicazione del D.Lgs. 626/94 nella scuola, si fonda su importanti esperienze condotte quali il progetto "Sicurezza in cattedra" e sul contributo di operatori ed esperti sia del mondo della scuola sia provenienti da altri settori (Dipartimenti di prevenzione delle ASL, etc.).

Nell'ambito delle attività previste dal progetto "Sicurezza in cattedra" sono stati pubblicati due volumi:

 

SICUREZZA IN CATTEDRA

Al volume, pubblicato in collaborazione fra ISPESL e ITI-IPIA “Leonardo da Vinci”, che riporta il testo integrale del progetto Sicurezza in cattedra ed altri documenti, è allegato un CD-Rom contenente alcuni materiali didattici utilizzati in precedenti esperienze.

 

STRUMENTI DI PREVENZIONE PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI DA SOSTANZE PERICOLOSE NEI LABORATORI SCOLASTICI
Progetto "Sicurezza in cattedra" - Edizioni ISPESL

Volume distribuito dalla Rete Agenzie Sicurezza
[VEDI]

 

 

 

 

Il progetto

è patrocinato

dall'ISPESL

(Istituto Superiore Prevenzione

e Sicurezza

Lavoro)

 

“Sicurezza in cattedra"

2006/2007 costituisce

lo sviluppo:

 

del progetto che, nel triennio 2002/05, ha coinvolto 12 istituti tecnico-professionali di 7 regioni, con oltre 900 studenti e circa 60 insegnanti

 

dell’esperienza

di collaborazione

tra scuole ed istituzioni pubbliche preposte

alla tutela della salute

dei lavoratori che

hanno dato luogo

alla costituzione di reti territoriali in Veneto

e Toscana

 

 

Le origini del progetto

 

Il rilancio del progetto